RISK MANAGEMENT

INTRODUZIONE

Il presente documento ha l’obiettivo di pianificare ed attuare le attività di prevenzione e gestione del rischio clinico all’interno dell’ AIAS di Afragola ai sensi della Legge 08/03/2017 n.24 DD. 99 DEL 16/12/2022 in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Il presente lavoro è stato condotto seguendo le indicazioni della regione Campania in materia di linee guida per l’elaborazione del Piano Annuale di Risk Management (PARM). Il lavoro è stato realizzato anche
in considerazione delle ultime evidenze scientifiche in materia di risk management, in particolare per ciò che concerne le fasi del processo di individuazione dei rischi e del loro  controllo/gestione.

Cinque sono le fasi del processo di gestione del rischio: 
1) Stabilire il contesto; 2) Identificare i rischi; 3) Analizzare i rischi; 4) Valutare i rischi; 5) Controllare i rischi. In parallelo col processo centrale, sono richieste doti di comunicazione e di consultazione. Monitorare e revisionare è parte intrinseca del processo in modo da assicurare che venga eseguito tempestivamente. In questo modo l'identificazione, l'analisi, la valutazione ed il controllo sono sempre aggiornati. La gestione del rischio è quindi un processo ricorsivo, soggetto ad aggiornamenti, e non si esaurisce nell' identificazione iniziale del rischio. Il presente lavoro è stato condotto con il coinvolgimento dei Responsabili dei vari settori di attività nonché dei diretti operatori interessati. Il presente manuale è divulgato ed illustrato a tutti gli operatori (nei vari livelli di responsabilità) al fine di rendere il lavoro stesso effettivamente concreto ed attualizzato. Eventuali ed opportune modifiche sostanziali ed aggiornamenti/implementazioni del documento devono essere portate a conoscenza del personale operante in struttura.

Nel percorso di adeguamento della valutazione del Risk Management, L’ AIAS di Afragola ha istituito un gruppo di lavoro interno ed esperti esterni per analizzare i rischi connessi all’ attività
sanitaria, attraverso il sistema Blok – Chain, al fine di valutare nell’immediato i processi e avere contezza degli errori e da chi sono stati connessi, nel rispetto del consumatore.
Il Risk – Management è un’attività volta alla tutela del consumatore e d del lavoratore, strettamente comuni nel rispetto delle procedure.

Indicazione della struttura

AIAS di Afragola
C.da Leutrec sncs - 80021 Afragola
ASL di Appartenenza: ASL Na2 NORD
Ambito di attività: riabilitazione ambulatoriale e domiciliare ex art. 26 FKT, NPI, LOG. PST. TO

L’AIAS DI AFRAGOLA, operativa dal 1985, è associazione riconosciuta che agisce nel settore della tutela e della promozione del diritto delle persone in situazione di “svantaggio psico-fisico e sociale”; la società opera segnatamente nel campo della 

- riabilitazione
- salute
- educazione
- prevenzione diagnostica
- cura e ricerca delle patologie causa di “svantaggio”
- prevenzione educativa del territorio

Più in particolare, l' A.I.A.S. DI AFRAGOLA promuove iniziative e attività tese a soddisfare i bisogni delle persone in situazione di “svantaggio sociale e psico-fisico” e delle loro famiglie, 
provvedendo a rimuovere gli ostacoli di ordine materiale, politico, economico e sociale che limitano il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di autonomia di dette persone.

L’ A.I.A.S. DI AFRAGOLA, quindi, instaura e cura i rapporti con gli organi legislativi locali, regionali, nazionali e internazionali che attuano i servizi di cura, assistenza, riabilitazione socio 
sanitaria e ricerca, al fine di sensibilizzarli  ad agire in sede legislativa e operativa in favore delle persone in situazione di “svantaggio”; promuove ricerche sistematiche prioritariamente sulle patologie causa di disabilità, sulla loro prevenzione e sui trattamenti riabilitativi più efficaci; fornisce alle famiglie informazioni di carattere sanitario, sociale, psicologico; promuove e sollecita un’educazione del territorio; promuove la raccolta di dati statistici in materia; promuove la pubblicazione e la diffusione di notizie riguardanti i problemi delle persone in situazione di “svantaggio”.

In sintesi L’ A.I.A.S. DI AFRAGOLA, riconosciuta dalla regione Campania dal 1996, opera nel campo dell’integrazione sociale del soggetto svantaggiato, attraverso la riduzione e/o l’eliminazione delle barriere che impediscono il raggiungimento di una vita indipendente. I soci, costituiti da un elenco di alcune decine di persone fisiche, in base allo Statuto si distinguono in “fondatori”, “ordinari”, “sostenitori” e “benemeriti”. Gli organi sociali sono rappresentati dall’Assemblea dei Soci, dal Presidente, dal Consiglio Direttivo, dal Collegio dei revisori dei Conti e dal Collegio dei Probiviri. L’organo esecutivo è costituito dal Direttore Generale, che ha la rappresentanza legale dell’Associazione per tutti gli aspetti economici.

Con Verbale di assemblea Straordinaria del 14.12.2004 (atto a firma Notaio Alessandra Del Balzo – rep. 144375/19775 -  reg.to  alla Agenzia delle Entrate di Napoli 4 il 27.12.2004 col n. 111599 Serie 1), in recepimento di sopravvenute norme legislative la compagine delL’A.I.A.S. DI AFRAGOLA ha approvato alcune modifiche dello Statuto tese a un reale e concreto perseguimento dei propri fini.

Attualmente, per il perseguimento dei suoi obiettivi L’A.I.A.S. DI AFRAGOLA:

1) gestisce un omonimo centro di riabilitazione in Afragola (NA) alla Contrada Leutrek snc;
2) è proprietaria della società ALFA & OMEGA Srl, gestore di un centro di ortopedia convenzionato;
3) si occupa del trasporto di soggetti affetti da difficoltà motorie;
4) è una struttura accreditata per la formazione con la Regione Campania;
5) è centro di ricerca scientifica attraverso la controllata THESIS LAB SRL con sede in Trentola Ducenta zona P.I.P. , capannone di proprietà;
6) è associazione operante in ambito internazionale per la realizzazione di un ospedale riabilitativo nel Camerun attraverso un accordo di partenariato con il Governo locale;
7) è attiva nel comparto dell’editoria.

Fin dal 1996 L’A.I.A.S. DI AFRAGOLA ha affrontato le problematiche dei soggetti in “situazione di svantaggio” attraverso modalità innovative nel campo delle metodiche e dell’applicazione di 
ausili, quale supporto per lo svolgimento di una vita in salute da parte di tali soggetti.

A tutt’oggi, in ambito regionale L’A.I.A.S. DI AFRAGOLA si pone come punto di riferimento per modelli innovativi di intervento sulla disabilità, anche attraverso pubblicazioni e convegni. Nel 2012 l’A.I.A.S. DI AFRAGOLA acquista i locali commerciali e residenziali ecc per perseguire lo scopo di attivare in forma costante la formazione finanziata ed autofinanziata per diffondere e promuovere il proprio know how frutto di anni di esperienza, in Casoria alla via Ventotene P.co Ventotene.

I competitor, pur essendo numerosi, tuttavia non costituiscono una minaccia, in quanto per lo più costituiti da soggetti attivi con approccio differente, improntato a “soluzioni standard”.

Il modello e le proposte AIAS, invece, si basano su studi personalizzati aventi come obiettivo l’integrazione sociale e domestica del soggetto svantaggiato, nonché il perseguimento di un preciso standard di salute.

Relativamente alla ricerca hardware e software, L’A.I.A.S. DI AFRAGOLA ha concluso una serie di attività in grado di dar luogo allo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, tra i quali i seguenti:

1) cartella clinica dinamica informatizzata;
2) percorso ciechi denominato ULISSE;
3) strumenti di comunicazione (hardware e software);
4) strumenti di analisi del proprio stato di salute anche in remoto (hardware e software);
5) sistemi di monitoraggio (hardware e software) per i soggetti affetti da demenza attraverso la localizzazione in remoto;
6) strumenti di controllo e monitoraggio ambientale in remoto per garantire un livello sicuro di purezza dell’aria in ambienti domestici (hardware e software);
7) sistemi  di  “intelligent  video”  (hardware  e  software)  per  interfaccia  di  comunicazione  e controllo di soggetti affetti da gravissime patologie;
8) assistenza in remoto per persone svantaggiate psicofisicamente, attraverso sistemi di controllo ambientale e della persona;
9) piattaforma domotica con possibilità di interfaccia personalizzabile a seconda della patologia.
10) Scanner certificazione Covid 19
11) gestione dei pazienti domiciliari a distanza

Le strategie aziendali prevedono che per alcune delle su elencate soluzioni siano attivati processi di industrializzazione in grado di dar luogo alla produzione in serie di dispositivi e software aventi funzioni e finalità specifiche nell’ambito di riferimento delineato presso il capannone sito in Trentola Ducenta e formare gli interessati nei locali di Casoria.

Ad oggi L’A.I.A.S. DI AFRAGOLA impiega oltre 150 dipendenti e si avvale della collaborazione di una ventina di professionisti medici.


RISK MANAGER E L’UNITÀ DI VALUTAZIONE.

Obiettivo del Risk Manager è quello di promuovere, a tutti i livelli, l'attività di gestione del rischio, facendo crescere la responsabilizzazione di tutto il personale riguardo specifiche politiche di presidio del rischio. È compito del Risk Manager promuovere la redazione e l’applicazione del presente documento e, di concerto con l’Unità di valutazione del rischio clinico e la direzione strategica (Direzione medica ed amministrativa), individuare ed analizzare i potenziali rischi in cui può incorrere la struttura nella gestione dei servizi erogati. L’Unità di valutazione del rischio clinico è un organo collegiale composto dalla direzione strategica, dal Risk Manager e dai riferimenti delle varie unità operative. In questo caso esso è composto da: ✓ Coordinatore di settore ambulatoriale e domicilare ex art.26; ✓ Direzione sanitaria; ✓ Direzione amm.va; ✓ Risk Manager; ✓ RSPP ed RLS.

Nella gestione dei servizi offerti alla propria Utenza, L’ AIAS DI AFRAGOLA , nell’ottica del miglioramento continuo della qualità e sotto la supervisione della Direzione sanitaria, attua precise
politiche di Risk Management. In particolare, gestisce il cosiddetto Rischio Clinico conducendo un insieme di iniziative volte a ridurre il verificarsi di eventi negativi sui propri pazienti o di danni 2 correlati con le prestazioni sanitarie. Ciò adottando un approccio sistemico che mira a prevenire - o, in ogni caso, a ridurre – ogni tipo di errore e di incidente. Il rischio clinico è stato definito come la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè subisca un qualsiasi danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante il periodo di degenza, e che sia causa di un prolungamento di tale periodo, di un peggioramento delle condizioni di salute o della morte. La metodologia attuata si avvale di due distinte metodiche di analisi: un’analisi di tipo reattivo ed una di tipo proattivo. L’analisi di tipo reattivo prevede uno studio a posteriori degli incidenti, ed è mirata ad individuare le condizioni che hanno causato o favorito il loro verificarsi. L’esame oggettivo di un incidente viene eseguito quindi a ritroso rispetto alla sequenza temporale che lo ha generato; il fine della verifica è quello di ottenere una ricostruzione obiettiva che, dagli errori riscontrati (sia ambientali, che comportamentali) metta in luce i fattori di rischio presenti sul posto di lavoro e le anomalie fisiche o procedurali che possano generare pericolo, per i pazienti (principalmente) e per gli operatori (indirettamente). L’analisi di tipo proattivo, invece, tende all’individuazione ed alla limitazione delle criticità dei processi sanitari in via preventiva, cioè prima che un incidente si verifichi. È basata su una dettagliata analisi delle fasi diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali che compongono le varie attività esercitate, nonché sullo studio approfondito delle molteplici condizioni operative nelle quali possano venirsi a trovare pazienti ed addetti. Vengono individuati in ogni processo i relativi punti critici, con l’obiettivo di progettare protocolli sanitari e sistemi di lavoro maggiormente sicuri, in questo adempiendo completamente alle prescrizioni contenute nelle vigenti Linee di indirizzo in materia di sicurezza delle cure e delle persone assistite, anche in ottemperanza alle disposizioni specifiche della Legge 8 marzo 2017, n. 24. Con tale si è dunque predisposto, e nel tempo affinato, diverse metodiche di ricognizione e di risoluzione delle problematiche progressivamente evidenziatesi, tutte frequentemente rivalutate in sede di Riesame della Direzione aziendale. In particolare, vengono attuate: la registrazione e la catalogazione, su adeguata modulistica, degli accadimenti che hanno dato o hanno avuto la probabilità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi di un paziente, per la raccolta delle informazioni fondamentali per il tracciamento critico di ogni “evento avverso”, come definito dalle normative vigenti, e l’impostazione delle conseguenti azioni migliorative e/o correttive; la gestione di audit clinici, operata con regolarità dalla Direzione sanitaria e dal Direttore Tecnico di struttura sulle cartelle cliniche di reparto, al fine di individuare proattivamente ogni eventuale anomalia di erogazione dei trattamenti o ogni errore clinico che, pur non avendo nella realtà determinato alcun evento avverso, ne abbia comunque avuto la potenzialità; la valutazione oggettiva dei reclami ricevuti e degli eventuali contenziosi promossi dall’Utenza, allo scopo di rendicontare opportunamente gli eventi occorsi e di individuare le aree a maggior rischio di accadimento; la promozione, attraverso attività di informazione, formazione ed addestramento, della cultura della efficacia delle cure, anche mediante l’attuazione di specifici programmi di qualità applicata alla sicurezza clinica. L’Istituto ha stipulato adeguate coperture assicurative di responsabilità civile e professionale per la gestione dei sinistri e delle vertenze, con primaria Compagnia iscritta agli elenchi ministeriali ed abilitata in tal senso.

 

RENDICONTO DELLE ATTIVITA' REALIZZATE PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA

Le attività pianificate e realizzate per la gestione della emergenza COVID hanno avuto come obiettivo quello di: Prevenire la diffusione di COVID-19 all' interno della struttura; Identificare e isolare tempestivamente i pazienti con possibile COVID-19 e informare il personale della struttura e le autorità sanitarie competenti;

Monitorare e gestire il personale sanitario che potrebbe essere esposto aCOVID-19; Comunicare efficacemente all'interno della struttura e pianificare un' adeguata comunicazione esterna relativa aCOVID-19


RELAZIONE CONSUNTIVA SUGLI EVENTI AVVERSI E SUI RISARCIMENTI EROGATI.

Ai sensi dell’art. 2 c. 5 della L. 24/2017, tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private devono predisporre una “relazione annuale consuntiva sugli eventi avversi verificatisi
all' interno della struttura, sulle cause che hanno prodotto l'evento avverso e sulle conseguenti iniziative messe in atto. Detta relazione è pubblicata sul sito internet della struttura sanitaria”. Al fine di ottemperare a tale obbligo è pertanto necessario elaborare una relazione sintetica, relativa al 2022, che accompagni e descriva la tabella di seguito riportata, che potrà eventualmente essere modificata sulla base di specifiche e motivate esigenze nel rispetto dei contenuti minimi in essa riportati:
 

Tipo di evento  N.
(e % sul totale degli eventi)
Principali fattori
causali/contribuent (B)
Azioni di miglioramento F   Risarcimenti
Near Miss(A) 0 Strutturali (0%)
Tecnologici (0%)
Organizzativi (0%)
Procedure/Comunicazione (0%)
Strutturali (0%)
Tecnologiche (0%)
Organizzative (0%)
Procedure/Comunicazione (0%)
0   
Eventi
Avversi(A)
0
Eventi
Sentinella(A)
0
(A): riportare le definizioni secondo il glossario del Ministero della Salute o come nota alla tabella o all’interno della narrativa.
(B): I fattori causali/contribuenti fanno ovviamente riferimento esclusivamente agli eventi sottoposti ad analisi. Per la definizione degli eventi meritevoli di analisi si rimanda al documento “Definizione dei criteri per la corretta classificazione degli eventi avversi e degli eventi sentinella” Come si evince dalla tabella sopra esposta non si sono verificati eventi avversi e/o sinistri nell’annualità indicata pertanto non sarà condotta alcuna relazione consuntiva.      



DESCRIZIONE DELLA POSIZIONE ASSICURATIVA

RESPONSABILITA’ CIVILE VERSO TERZI RCT
RESPONSABILITA’ CIVILE VERSO TERZI RCO
GROUPAMA ASSICURAZIONI

LEGGI, NORME, REGOLAMENTI, LINEE GUIDA E RACCOMANDAZIONI APPLICABILI


D. Lgs. 502/92: Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art.1 della legge 23 ottobre 1992, n.421.
D.P.R. 14/01/1997: Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private.
D. Lgs 229/99: Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n.419. D. Lgs 254/00: Disposizioni correttive ed
integrative del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, per il potenziamento delle strutture per l'attività libero-professionale dei dirigenti sanitari.
D. Lgs 81/08: Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - Attuazione dell'articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Circolare Ministeriale n.52/1985: “Lotta contro le Infezioni Ospedaliere”;
Circolare Ministeriale n. 8/1988: “Lotta contro le infezioni ospedaliere: la sorveglianza".
D.M. 24 luglio 1995: "Contenuti e modalità degli indicatori di efficienza nel Servizio sanitario nazionale" GU n. 263, 10 Novembre1995;
Legge 8 marzo 2017, n. 24. “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
(17G00041) (GU n.64 del 17-3-2017);
Rapporti ISS COVID-19 Istituto Superiore di Sanità;
Decreto 51 del 04/07/2019 Regione Campania: Integrazione requisiti per l’accreditamento istituzionale delle strutture pubbliche e private;
DGRC n.19 del 18.1.2020 prende atto e recepisce il Piano triennale 2019-2021di sviluppo e riqualificazione del Servizio Sanitario Campano ex art.2 comma 88, della Legge 23 Dicembre 2009 n.191, approvato con Decreto Commissario ad Acta ( DCA ) n.6 del 17.1.2020;
DGRC n.35 del 08.2.2021 – Istituzione del Centro Regionale per la Gestione del Rischio Sanitario e la Sicurezza del Paziente. Legge 8 marzo 2017, n. 24.

Trasparenza

Pubblicazione a norma della legge 124 del 2017 art. 1 comma 125

SOGGETTO RICEVENTE

DENOMINAZIONE

SOGGETTO RICEVENTE

CODICE FISCALE

SOGGETTO

EROGANTE

SOMMA

IN EURO

DATA

INCASSO

AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 301.341,74 27/03/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 284.015,74 30/04/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 520.110,39 25/05/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD  254.683,99 02/07/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD  280.283,74 02/08/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD  33.430,00 02/08/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 272.910,74 03/09/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 253.597,74 09/10/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 165.568,60 06/11/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 63.097,38 09/11/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 256.711,39 21/11/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 466.680,17 11/12/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 321.413,11 19/12/2018
AIAS DI AFRAGOLA 93003490633 ASL NA 2 NORD 106.774,16 21/12/2018



L'A.I.A.S. DI AFRAGOLA, ente morale senza scopo di lucro, nasce nel 1985 quale sezione dell' A.I.A.S. nazionale.

Nel 2002 viene riconosciuta giuridicamente dalla Regione Campania ed iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche al n. 56 del 16/05/2002.

Nel 2001 è riconosciuta associazione di promozione della pace e dei diritti umani della Regione Campania ed iscritta al n. 1695